Ora, ci sono argomenti amorosi che non si possono reggere.
Uno di questi, forse proprio il n. 1, è la pausa di riflessione.
Ma pausa de che, dico io?! Uomini e donne innamorati o pseudo tali, abbiate il coraggio di guardare in faccia la realtà: se le cose non funzionano più, non mettetele in pausa. Del resto, come ho avuto modo di dire durante la trasmissione, una frattura secca si può curare molto meglio di una scomposta (lo so, mi sto auto-citando, lasciatemi queste piccole soddisfazioni…)
Bando alle ciance, eccovi le letture della puntata.
Siamo partiti dal classico: Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani. Storia d’amore (unidirezionale, a dire il vero) alle soglie della seconda guerra mondiale. Il momento è topico: la protagonista Micol (che, lo ammetto, ho sempre ritenuto piuttosto antipatica* per quella sua aria così perfetta e quella bellezza statuaria) cerca di tenere a distanza B., perdutamente – e irrimediabilmente – innamorato di lei. Tipico esempio di pausa di riflessione a senso unico, in cui al malcapitato di turno non resta che adeguarsi con la speranza di riuscire a rivedere (riavere?) l’oggetto del desiderio.
Abbiamo scelto poi una struggente (struggente è ancora poco) poesia del grande Eugenio Montale – autore molto amato dal nostro Alessandro – che in pochi versi descrive alla perfezione l’incolmabile vuoto lasciato dall’assenza della moglie.
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.Il mio dura tuttora, né più mi occorronole coincidenze, le prenotazioni,le trappole, gli scorni di chi credeche la realtà sia quella che si vede.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi duele sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,erano le tue”
Messi via i fazzoletti, abbiamo subito ripreso verve con il brano scelto da Alessandro dal suo Manuale per i(n)felici amanti: “Dalla passione alla pazienza (alla rinuncia)”.
Già. Ma sarà poi così facile?
Noi vi lasciamo con questo cocente dubbio, ricordandovi che ci saremo senza alcuna pausa anche questo giovedì, alle 21.30 su Radio Onda 1 con una puntata elettrizzante sul colpo di fulmine. E se vi siete persi la (stra-maledetta) pausa di riflessione, vi ricordo che potete riascoltare le nostre perle di saggezza anche in podcast.
Come sempre, seguiteci col cuore.
p.l.
*Leggi: stronza.
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