Durante l’età Vittoriana, un lungo periodo che abbraccia buona parte dell’Ottocento, l’Inghilterra vive in apparenza uno dei periodi più felici della sua storia, all’insegna di stabilità economica, sviluppo dei commerci e progresso culturale.
Dopo il secolo della rivoluzione industriale, ecco arrivare quello delle rivoluzioni culturali: la prima grande Esposizione universale del 1851 a Londra, la nascita della fotografia, i Preraffaelliti con la loro caratteristica visione dell’arte, i capolavori letterari di grandi scrittori inglesi come Charles Dickens, Thomas Hardy, William Thackeray e Oscar Wilde.
Eppure, già si affacciano problemi sociali non di poco conto, come lo sfruttamento del lavoro minorile, la crescita della prostituzione e la povertà di alcune fasce della popolazione inglese, magistralmente descritti da Dickens nelle sue opere.
È in questo clima di fermento che nell’agosto del 1845 nasce a Liverpool Walter Crane, artista destinato a essere ricordato oggi come il più grande illustratore per l’infanzia dell’epoca.
Sue sono le illustrazioni di libri per bambini che sono piccoli capolavori.
Sue sono le rime che accompagnano le splendide figure, diventate presto dei classici.
Ma il genio di Walter Crane non si ferma qui. Quello che si trova a vivere, infatti, è un momento particolare per l’arte. Si sta facendo strada uno dei movimenti più singolari, il Liberty o Art Nouveau, una nuova filosofia artistica che nasce per contrastare la meccanizzazione industriale e la produzione in serie a favore della libertà dell’artigianato, aprendo la strada al design e all’architettura moderna.
L’artista diventa un vero artigiano, che con il suo lavoro è capace di toccare tutte le arti decorative, dalla ceramica ai tessuti, dalla moda ai complementi d’arredo. Un taglio netto rispetto al recente passato che vede un ritorno alla manualità, alle forme della natura, come atto provocatorio e di ribellione. Non più solo dipinti da appendere nelle vecchie sale di un museo, quindi, ma un’arte capace di vivere in ogni luogo, ogni casa, ogni parte della vita del tempo, sovvertendone le regole.
Nasce così l’Arts and Crafts, di cui Crane con le sue creazioni fu un prolifico esponente. Il suo universo è fatto di tutto questo: figure dalla raffinatezza unica, illustrazioni che assurgono al ruolo di protagonista e non più semplice corredo, immagini diventate icone del tempo e che nulla hanno perso della loro originalità.
È singolare che un creatore e divulgatore di bellezza come Walter Crane se ne vada subito prima della pagina più triste dell’epoca contemporanea, quel 1915 che avrebbe cambiato la storia e sconvolto la vita di moltissime persone. Fortunatamente non vedrà mai fino a dove può spingersi la bruttezza dell’animo umano, ma ci lascerà un’eredità piena di meraviglia, che resterà nel tempo. Del resto, è la bellezza a salvare il mondo.
Forse poco noto in Italia, grazie a ReteINDACO e Project Gutenberg abbiamo finalmente la possibilità di conoscere il lavoro di Walter Crane attraverso alcune fra le sue opere più belle.
Sono ben trenta i libri dell’artista presenti nella sezione ReteINDACO di BinP, il portale delle biblioteche del Polo regionale del Veneto, gratuitamente scaricabili dagli utenti in formati di diverso tipo. Si tratta di riproduzioni digitali dei documenti originali, che nulla perdono in quanto a fascino.
Tra questi, uno fra i più celebri è senza dubbio The Baby’s Bouquet – A fresh bunch of old Rhymes and Tunes, un capolavoro di armonia e bellezza.
Uscito nel 1877, anche se il testo non riporta data, è molto più di un libro illustrato per l’infanzia. In realtà The Baby’s Bouquet è un piccolo gioiello che con splendidi disegni tipicamente Art Nouveau e rime in musica racconta la vita nell’Inghilterra dell’Ottocento.
Non solo filastrocche per bambini, quindi, ma anche piccoli ritratti della società e degli usi e costumi dell’epoca.
Incontriamo così anziane venditrici di biscotti porta a porta e nanny in crinoline, contadini in paesaggi bucolici e cameriere maldestre, dichiarazioni d’amore su panchine di tipici giardini inglesi, passeri colorati e bambini dalle fattezze di Cupido, giovani madri con figlie elegantemente vestite che passeggiano in paesaggi evocativi, creature che sembrano uscite da vecchi racconti folkloristici, navi fatate, gatti, sirene, api, cavalli e tutto l’universo che la fantasia straordinaria di Walter Crane è stata capace di creare.
Una parata di personaggi singolari, bizzarri, enigmatici, tutti a celebrare in un quadro poetico ma veritiero la moda del periodo: abiti di metà Ottocento, cuffiette, pizzi, manicotti di pelliccia, cappellini e grembiuli antichi, lunghi abiti femminili stile impero ed eleganti giacche maschili coi bottoni d’oro, a comporre una fantastica galleria all’insegna dello stile inglese. Ma anche la precisa raffigurazione delle case dell’epoca, di curati orti e giardini, di portici decorati, di piccole stanze con mobili caratteristici che adesso usiamo chiamare vintage.
Un paradiso perduto che ci fa sognare, un mondo di grazia, eleganza, colori e musica in un libro prezioso e raro che oggi tutti hanno il privilegio di ammirare grazie a ReteINDACO.
[Uno degli aspetti più interessanti di questa riproduzione digitale è la possibilità di ascoltare i brani presenti nel libro e scaricare gli spartiti in file pdf, con una risoluzione facilmente leggibile.]
Link della risorsa:
http://www.gutenberg.org/files/25432/25432-h/25432-h.htm#CONTENTS
E per finire deliziamoci con una copia originale da cui è stata tratta la digitalizzazione contenuta in Project Gutenberg.
[Articolo uscito per il blog di Rete Indaco]
Commenti più recenti