Quando l’ex moglie non è in vacanza (e nemmeno viva e vegeta)

Share
Mi è capitato spesso di avere a che fare con signore alle prese con pseudo-fidanzati impegnati… a rivivere le proprie “ex”. Fossero quest’ultime vive, o morte.
A questo proposito, consiglierei a tutte la lettura di Rebecca la prima moglie di Daphne du Maurier, scrittrice sopraffina nel ripercorrere conflitti umani, diatribe esistenziali, sentimenti complessi e soprattutto reminiscenze defunte.

Ho deciso di iniziarne la lettura proprio oggi, forzatamente a casa (e non soltanto perché è il primo maggio, ma anche causa ennesima influenza primaverile). La febbre forse non calerà, ma almeno il tempo passerà sicuramente rapido e indolore.
Il romanzo si rivela, per il momento, piacevolissimo e pieno di spunti d’antan, dai vestiti agli ambienti ai dialoghi ai cappellini… D’altra parte è stato scritto nel 1938, e solo un paio d’anni dopo Hitchcock ne ha tratto il suo capolavoro guadagnandosi un oscar (giusto per citare un regista che era uso a trattare storielle leggere all’acqua di rose… ci siamo capiti). Sono arrivata al punto in cui la malcapitata protagonista, voce narrante del libro, si ritrova perdutamente innamorata del vedovo Maxim, e incurante di ciò che l’attende nella gotica magione in cui il bell’imbusto vive, si rannicchia sul tappetino di sughero del bagno a piangere il suo disperato amore.
Anche a me capita a volte la stessa cosa. Però solitamente mi siedo sulla confortevole tazza del wc.
Ah, sono proprio cambiati i tempi!

La personal librarian consiglia:
da leggere con un filo di perle al collo ed un vestito di raso nero.
Possibilmente, tenere in prossimità un coltello da cucina ben affilato. Non si sa mai…

Potrebbe interessarti anche...

3 commenti

  1. giardigno65 ha detto:

    magari un coltello elettrico, così fa pure un po’ horror splatter …

    buona guarigione

  2. Personal Librarian ha detto:

    Grazie giardi, ormai ci sono, a parte uno strascico tossicchiante…
    Alla fine il libro mi è piaciuto “da morire” (battutaccia, ma rende l’idea!) Poi, quello stesso giorno ho scoperto che su La7 davano il film di Hitchcock… mi si è gelato il sangue. Saranno cose che capitano ai bibliofolli come noi? Adogni modo, film piccolo capolavoro. Consiglio “vivamente” la visione… e con questo chiudo, mi sa che la malattia ha lasciato qualche strascico mentale 😉

  3. asfodelodivetro ha detto:

    Credo che mi fiderò… anche se non è propriamente il mio genere, hai saputo rendermelo assolutamente intrigante! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *