I miei libri in quarantena

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Sono giornate strane, queste. Anzi, “strane” è diventato ormai un trito eufemismo.

Da mesi viviamo una situazione inedita e difficile, che ci ha costretti a fare i conti con noi stessi, con il nostro lavoro e le nostre giornate. Abbiamo dato una nuova veste ad abitudini consolidate, riorganizzato ogni momento. Ci siamo dovuti calare in una dimensione diversa, in cui l’assenza aveva un ruolo da protagonista, nostro malgrado. Insomma, ci siamo reinventati. E, nel bene e nel male, abbiamo cercato con una rinnovata forza un modo per ritrovarci, per riempire le mancanze, per rassicurare il cuore e calmare le preoccupazioni.

In tutto questo, sono ritornata a fare assiduamente una delle cose che amo di più (e se siete arrivati qui, che mi conosciate o meno, non è difficile indovinarlo): leggere. Il lavoro, i cambiamenti della vita, gli impegni costanti a volte mi hanno trascinata via dai miei amati libri – che comunque non ho mai smesso di acquistare, il portafoglio conferma 🙂

A tenermi compagnia sono stati soprattutto libri di narrativa, in particolare gialli e thriller. Perché, lo ammetto, in queste settimane ho avuto davvero bisogno di staccare la spina e immergermi completamente in storie lontane dalla mia realtà, con un po’ di leggerezza – sì, c’è chi trova la leggerezza nei thriller, gli amanti del genere saranno d’accordo con me!

 

Ecco una sintesi delle mie letture in quarantena.

Inizio da un autore che mi è particolarmente caro, Guillaume Musso, di cui aspetto sempre con trepidazione le nuove uscite. Raramente i suoi romanzi mi deludono, motivo per cui quando voglio andare sul sicuro Musso è uno fra i primi autori che scelgo. E devo ammettere di essere stata fortunata: mi mancava la lettura di ben due suoi romanzi, L’istante presente e La vita segreta degli scrittori (La nave di Teseo). Ho apprezzato decisamente di più quest’ultimo, che per certi versi mi ha ricordato alcuni tratti di La verità sul caso Harry Quebert (Joël Dicker) che porto sempre nel cuore. Un balsamo per chi ama la scrittura.

Robert Bryndza è un autore londinese ma vive da tempo in Slovacchia. Qualche mese fa avevo letto il suo romanzo d’esordio, La donna di ghiaccio, che avevo apprezzato. Ho letteralmente divorato i due successivi – La vittima perfetta e La ragazza nell’acqua (Newton Compton) – e amato la protagonista, Erika Foster, che mi ha tenuto parecchia compagnia. Nota dolente le copertine, che fanno pensare al solito thriller da autogrill, mentre in realtà ho trovato questi romanzi ben realizzati e piuttosto coinvolgenti.

Le americane Greer Hendricks e Sarah Pekkanen sono un duo perfetto. Insieme scrivono gialli impeccabili, nei quale l’aspetto psicologico ha particolare rilievo. La candidata perfetta e La moglie tra di noi (Piemme) mi hanno più volte costretta a interrompere la lettura chiedendomi cosa stesse accadendo, non tanto nei fatti quanto nella testa delle protagoniste. Se anche voi come me avete amato La ragazza del treno (Paula Hawkins), non potete perderli.

E restando in tema di mogli, scegliere il romanzo di Jane Corry mi è sembrata una scelta obbligata. Anche ne La nuova moglie (Piemme) non incontriamo un semplice giallo ma un’indagine sui rapporti di coppia, sulla difficoltà di fidarsi davvero, sui lati oscuri che albergano in ciascuno. Pensavo di incappare in qualche brivido e colpo di scena ben costruito, mi sono ritrovata fra le mani decisamente di più.

Menzione d’onore in questa carrellata libresca va sicuramente a Il manoscritto di Franck Thilliez (Fazi), che non a caso ho tenuto per ultimo a chiudere in bellezza. Avete presente quei romanzi che vi rimangono in testa per giorni e non potete smettere di pensarci? Ecco, Il manoscritto è uno di questi. Verrete risucchiati da una storia in cui nulla, davvero nulla è come sembra. Vi verrà voglia di tornare indietro alla frenetica ricerca del dettaglio sfuggito. Cercherete invano di decifrare ipotetici messaggi nascosti. Vi chiederete più volte “ma che senso ha? perché? …e quindi?”. Una volta terminata la lettura, vi verrà l’irrefrenabile tentazione di navigare online alla ricerca di opinioni di altri lettori che, esattamente come voi, sono stati in balìa di una storia avvincente, emozionante, ma apparentemente senza finale. Ripeto, apparentemente. Perché chi saprà leggere tra le righe troverà la spiegazione perfetta a ogni enigma.

 

Sarebbe bello riuscire a trovare la soluzione perfetta anche di questi momenti difficili. Chiudere il libro e tornare alla realtà con un pizzico di serenità in più. Ma questa è un’altra storia che, mi auguro con tutto il cuore, scriveremo presto.

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2 commenti

  1. Giuly ha detto:

    Bellissimo articolo.
    Passa nel mio blog se ti va 😉

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