Salone del Libro di Torino 2013: le regole d’oro per viverlo al meglio

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Ho visto libri. Tanti, tantissimi libri. E tantissime persone con il naso fra le pagine, e gli occhi pieni dei colori, della fantasia, dei sogni che per quattro giorni hanno riempito il Lingotto di Torino.

Il Salone si chiude con dati entusiasmanti: presenze aumentate del 20% rispetto all’anno scorso, significa che i libri non mollano, la letteratura non molla, e soprattutto i LETTORI non mollano.

L’esperienza del Salone va fatta, almeno una volta nella vita… io direi anche ogni anno!

Ma badate bene: occorre andarci preparati. Ecco le regole d’oro della Librarian per un #salto perfetto.

1. Armatevi di santa pazienza. Eh sì, perché le cose – soprattutto se andate il sabato e la domenica – possono essere estenuanti. Prenotate prima, oppure fatevi portare qualcosa da leggere mentre aspettate che vi confermino l’accredito (come è successo alla sottoscritta!)

2. Portatevi un trolley… Le ruote sono utilissime per non perire sotto il peso dei vostri acquisti libreschi! Oppure, in alternativa

3. fatevi accompagnare un amico prestante, che vi faccia da portaborse (e io ringrazio di cuore Michael, insostituibile!)

4. Nascondete i soldi in posti strategici. Così, giusto perché non vi venga voglia di spenderli tutti al primo stand. Io ho fatto così: un po’ erano nel portafoglio, un po’ in una tasca della borsa e un po’… in un posto super segreto che non rivelerò nemmeno sotto tortura!

5. Andate in compagnia di chi ama i libri. La cosa più fastidiosa è vedere qualcuno che sbuffa o si annoia in mezzo a tanto ben di dio. Lo so, sempre stupido come suggerimento, ma credetemi: dopo ore e ore in piedi fra uno stand e l’altro, magari con varie ed eventuali esigenze fisiologiche tipo mangiare, bere ecc. ecc., il Salone può mettere alla prova anche i più convinti. Per affrontarlo bisogna essere lettori forti, in tutti i sensi! Per cui, scegliete la vostra compagnia con estrema cura: io in questo sono stata molto fortunata 🙂

6: Se potete, andateci il lunedì. Meno gente, meno confusione, potete gironzolare fra gli stand in tutta tranquillità. E, soprattutto, gli editori sono più propensi a fare sconti: il che non guasta, anzi.

7: Studiatevi bene le facce degli autori che più amate: potrebbe capitarvi di vederli girare beati fra i libri: è quello il momento giusto per partire all’attacco di una dedica! (a me è successo con il simpaticissimo Donato Carrisi, che vedete qui sotto)

8: Un consiglio spassionato: non gettatevi nella mischia delle presentazioni degli autori più acclamati, che potrete sicuramente vedere in altre circostanze, rischiando di perdere ore preziose. Createvi un percorso prima, studiandovi bene il programma, puntando soprattutto sugli editori che vi piacerebbe conoscere o la piccola editoria di qualità, solitamente molto simpatica e disponibile. Non ve ne pentirete!

Per il resto, la parola d’ordine è solo una: DIVERTIRSI! E come potrebbe essere altrimenti?!

Spero di vedervi il prossimo anno 🙂

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