Libriamo e… quasi quasi m’iscrivo (o mi scrivo?) a un corso di scrittura creativa

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Vi sentite scrittori nell’anima, ma non avete ancora avuto il coraggio di mettervi alla prova?

E’ arrivato il momento di farlo!
Il festival Libriamo, il 27 e 28 agosto, organizza un workshop di scrittura creativa capace di tirar fuori… l’Antonio Fogazzaro che è in voi!
Eh già, perché il tutto si svolgerà proprio in onore del grande scrittore vicentino (pronti per l’inchino?). Quale miglior modo di celebrare il centenario della sua morte, infatti, se non cimentandosi nell’arte che l’ha reso tanto celebre (e con lui Vicenza)? 
Intanto, giusto per entrare adeguatamente nella parte e non farci mancare niente, la Personal Librarian vi regala una piccola bibliografia fogazzariana nella quale perdersi.
Malombra     
…ovvero, la sublime seduzione del male
(parola d’ordine: PASSIONE)
Daniele Cortis
…ovvero, una storia travagliata e impossibile made in Fogazzaro
(parola d’ordine: AMORE)
Piccolo mondo antico     
…il romanzo più conosciuto del nostro 
(parola d’ordine: BESTSELLER)
Piccolo mondo moderno      
…seconda parte del romanzo più conosciuto del nostro
(parola d’ordine: VISTO IL SUCCESSO, CONTINUO)
Il Santo     
…e tre! Seguito di Piccolo mondo moderno, conclude la parabola della realtà postrisorgimentale
(parola d’ordine: …E CONTINUO ANCORA!)
Leila    
…ovvero – a dispetto del titolo Harmony – come la penso su Chiesa e dintorni (parola d’ordine: CE N’E’ PER TUTTI, BELLI E BRUTTI)
Come potete intuire da questo brevissimo excursus, tra amore e passioni, storia e religione, saghe famigliari e spaccati di società italiana, il bell’Antonio – eh già, checchè ne diciate, era assai corteggiato all’epoca! – vi offre ampio panorama di scelta. E allora fate gli alternativi, differenziatevi dalla massa e sotto l’ombrellone portateci Lui (a dispetto dei cent’anni da che è trapassato, il nostro a legger bene se la cava ancora alla grande). E quando tornate dalle meritate vacanze, correte al workshop e… scrivete! Non si sa mai, i novelli narratori di “piccoli mondi contemporanei” potreste essere voi.
Con buona pace del bell’Antonio.

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