Gente che legge: Maria Francesca e la magia di Roma

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Maria Francesca è veronese, ma ha deciso di farmi un regalo prezioso: raccontarmi una sua giornata a Roma, fra ponti, ciambelle, emozioni e – soprattutto – libri.
Ho usato la parola regalo, e non è un caso: a leggere le sue parole, sembra proprio di viverla Roma, camminandoci, annusandola, scoprendola. E’ per questo che non ho tagliato una virgola del suo racconto, accompagnato naturalmente dalle foto “da lettrice”.
E allora, buona lettura!
La lettrice è Maria Francesca
Dove: Roma
Quando: dicembre 2010

In mano
Michel le Bris, La bellezza del mondo, Fazi, 2010
A. Tagliaferri, V. Varriale, I ponti di roma, Newton Compton, 2007
e… una fantastica ciambella di piazza Navona!
Cosa dice delle sue scelte letterarie (e del suo prezioso viaggio romano):
Sono a Roma da un giorno e sto assaporando il gusto di girovagare per le vie: cartina in mano, tanti sogni da tirare fuori da un cassetto chiuso e decine e decine di strade. Roma, un monumento a cielo aperto.
Che fare ?
Sono a Roma da un giorno e dopo Fontana di Trevi, milioni di turisti, aver rischiato di essere investita all’incrocio delle quattro fontane, aver lasciato il cuore su un vestito meraviglioso, in una nota boutique di via Condotti, al quale non potrei veramente accedere né per il prezzo, né per la taglia, aimè, lascio questo mondo caotico e mi rinchiudo nell’unico negozio dove mi sento davvero a mio agio.
Decido di non fare più resistenza. Se avete visto I love shopping, potrete capire come a volte siano i manichini a chiamarci, le stoffe delicate, i colori sgargianti, i vestiti che potrebbero avvolgere il nostro corpo in delicate e sinuose forme.
Cosi capita a me con le librerie. Ne sono attratta. Non riesco a farne a meno. Il profumo dei libri, le copertine, i colori…. Ma soprattutto: ciò che hanno da dire.
Perché sono entrata? Perché mi trovo qui?
Sono a Roma da un giorno. Cosa voglio? Ancora una volta: capire. Capire dove vado, su cosa sto camminando, cosa sto guardando. Ma da dove cominciare ?
Da inguaribile nostalgica della storia delle vie e affezionatissima studiosa delle vicende locali, quindi, direi, un bel libro su Roma ci starebbe proprio bene. Troppo generico, ho bisogno di qualcosa di più specifico. Roma è troppo grande per poter essere letta in un unico libro. Mi guardo attorno, cambio reparto e mi avvio verso la sezione novità: mentre leggo la descrizione, penso, ecco qui, un romanzo che potrebbe fare al caso mio. La bellezza del mondo, di Michel le Bris: due personaggi interessanti che negli anni Venti del Novecento compiono dei viaggi pazzeschi, da New York al Kenya, ai club di Harlem. Mi sembra che ci siamo: questa coppia di viaggiatori è alla costante ricerca della bellezza del mondo, in un’epoca diversa dalla mia, ok, ma sempre di ricerca stiamo parlando. Sono affascinata dalla ricerca, dal confronto di storie e culture diverse, dalla dimensione intima e intimistica del racconto personale, dalle relazioni tra individui, dal mistero del volersi bene e viaggiare, andando avanti, viaggio dopo viaggio. Quindi decido di acquistare il volume.
Dunque perché ero entrata? Ah si, giusto: Roma mi attende. Ma del libro su Roma ancora nessuna traccia.
Esco dalla libreria e decido che voglio leggere il mio libro lungo il Tevere: da buona veronese, amo leggere seduta lungo la riva del fiume, anche se siamo in dicembre e forse non è una grande idea….
L’isola Tiberina è un incanto, il lungotevere dei Cenci con i suoi alberi mi trasporta in una dimensione di sogno. Sul ponte Sisto mi fermo a osservare, e pensare… Mi trovo sospesa su un fiume, su una soluzione architettonica ideata per consentire alle persone di oltrepassare l’acqua da una riva all’altra: inoltre, con la loro maestria, gli architetti hanno saputo fare dei ponti degli ottimi punti di osservazione della città, dei luoghi nostalgici, poetici, romantici, e anche un po’ ventosi visto il contatto con l’acqua. Quidi ecco la folgorazione. Inizierò da qui, dai ponti.
Mi rimetto in cammino per tornare in albergo ma sono un po’ confusa perché ormai è tardi e sono in Piazza Navona, e le librerie sono tante, troppe per poterle girare tutte. In Piazza Navona poi ci sono le bancarelle di Natale. Tanta gente si mescola, tanti profumi, tanti colori. Ma sono contenta.
Sono a Roma da un giorno e ho già trovato libri, persone, strade, vie.
“È bello vivere, provare a vivere e credere di poter vivere meglio in virtù di ciò che puo’ capitare senza nemmeno volerlo”.
Leggo queste frasi dal taccuino che porto sempre con me e su cui annoto le frasi che mi colpiscono. Questa sembra fatta apposta per questo momento.
Perché ecco all’improvviso: una bancarella di libri, tanti, colorati, e soprattutto, tutti di storia locale!! E tutti di argomento diverso, anche a prezzo interessante, e la cosa non guasta!! Eccone uno sui ponti di Roma. I ponti di Roma, di Alberto Tagliaferri e Valerio Varriale, che mi racconteranno i ponti, ossi le tappe principali della storia della città e del suo fiume. Mi concedo anche una ciambella calda di Piazza Navona!
Torno a Verona soddisfatta, contenta, con Michel le Bris, e I ponti di Roma, insieme a tante mappe spiegazzate e un po’ di desideri esauditi. Penso inevitabilmente che i libri siano magicamente collegati da un filo sottile: La bellezza del mondo, I ponti di Roma…. Qual è il legame? Forse il viaggio, la scoperta, la storia, il genius loci…

Grazie Maria Francesca perle tue belle parole, e i tuoi sugerimenti letterari. Adesso, però, mi è venuta troppa voglia di ciambella…!

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1 commento

  1. Rosario Ray Chirchirillo ha detto:

    è sempre stata una delle tue più grandi qualità lo scrivere … ti invidio perchè io non lo faccio mai, eppure è un bellissimo modo di tirare fuori noi stessi e creare ricordi … così nero su bianco, dove i sapori e i rumori li leggi e te li immagini proprio così come li hai provati davvero … è sempre bello leggere i tuoi pensieri amor

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