
Curiosità culinarie: in Svezia, a detta del romanzo, vivono di solo caffè e tramezzini, con una scelta che va dal ripieno di cetriolini al roast-beef. Tutto sommato la cosa non mi dispiacerebbe (al colesterolo, probabilmente, un tantino meno).
Il finale: che ovviamente non svelerò, rimane tuttavia sospeso in aria come i più degni finali da “ah, chissà…”. (Inutile ricordare che, non fosse stato così, non esisterebbero nemmeno gli altri due capitoli della saga Millennium, quindi…).
Il titolo: non piaceva, e doveva essere cambiato. Ma poi sono arrivati quei 7 piani di corsa causa ascensore guasto e l’improvvisa – tristissima – dipartita dell’autore. Così Uomini che odiano le donne è rimasto tale (fortunatamente, non essendoci titolo più azzeccato).
Corpo del reato: bella edizione Marsilio, con grafica perfetta e copertina pure. Stampa non sempre nitida (macchie qua e là), ma nemmeno un refuso in quasi settecento pagine. Un punto a favore, visti gli sgradevoli risultati ottenuti spesso da chi ha fretta di pubblicare e molto meno di curare.
Tasto dolente: il prezzo. 21.50 euro sono francamente troppi (e se non l’avessi trovato in super sconto probabilmente, per ripicca, non l’avrei comperato privandomi di una lettura decisamente piacevole). Mi chiedo, perchè? Com’è possibile che si debba aprire un mutuo per comperarsi l’intera trilogia (con un totale di più di 60 euro?). E poi ci si lamenta che non si comperano abbastanza libri…
Analisi delle coseguenze: alla fine della lettura, sentirete l’impellente stimolo di iscrivervi seduta stante ad un corso di informatica per diventare un imbattibile hacker. Non servirà a niente. O, se non vi tatuate pure un dragone sulla schiena, in ogni caso non vale.
Il consiglio della personal librarian: meglio tenerla sempre a portata di mano, la crema solare. Per carità.
[Stieg Larsson, Uomini che odiano le donne, Marsilio, 21.50]
vero, soprattutto per il corso di informatica.
Ho visto pure il film (argh!), lungo, ma incredibile, mi è piaciuto !
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Anch'io voglio vederlo! Però poi ho paura che mi venga voglia di farmi un tatuaggio da qualche parte… Nel frattempo, mi sa che romperò il salvadanaio per comperarmi gli altri due capitoli della saga (crisi di astinenza larssoniana!)
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ammetto che non mi è ancora venuta voglia, nemmeno per sfioramento, di leggerlo.
di vedere il film, invece, un po' sì.
ho paura che sia scritto male, ecco.
[eppoi venti e rotti euri li spendo per un medio barbaresco, non per un larsson.]
[tra l'altro, con una dieta come quella non stupisce che la coronaria abbia fatto il botto all'arrivo al settimo piano.]
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Te lo mando io per posta? potrebbe essere una soluzione!
D'accordo sul “medio barbaresco”, mi fa piacere che apprezzi bacco pure tu.
(E così si svela il mistero della triste dipartita di Larsson…)
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solo se ciò non mi obbliga alla lettura.
[nel caso in cui.]
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Ahahaha! Ho pensato la stessa cosa anche io dei tramezzini (e poi ho aumentato la dose di caffè girnaliera, mentre venivo risucchiata dalla trilogia).
Lisbeth credo di piacerebbe anche nei film, il resto…mmm…chissà!
Sono capitata per caso nel tuo blog ma ora lo salvo tra i preferiti!
Grazie,
Laura
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Grazie a te del messaggio, Laura! E benvenuta. In questi mesi sono stata “assente”, ma tornerò… presto.
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